Il primo reality show della nuova stagione televisiva targata Mediaset, La Tribù, sarà ambientato in India. Per la precisione Goa: un piccolo Stato sulla costa ovest del Paese.
Goa ha goduto di una certa popolarità negli anni sessanta come metà del turismo hippy di mezzo mondo. Era considerata una sorta di Shangri-La, dove sesso e droga erano liberi e a buon mercato e dove si poteva raggiungere la catarsi spirituale.
Dopo un periodo di declino, piuttosto lungo, oggi si stà riciclando come località di villeggiatura a vocazione familiare. Il suo litorale stà diventando un susseguirsi dei soliti villaggi, resort e alberghi di lusso noti come se ne possono trovare in tutte le classiche mete del turismo di massa mondiale. Da Sharm el Sheik fino a Bali passando per Malindi.
Qualche romantico irriducibile che arriva per la droga, il sesso e la purificazione dello spirito c'è ancora ma oramai si deve accontentare di un pò di folclore.
Quindi dicevamo del reality di Canale 5 ambientato quaggiù. La formula sarà sempre la stessa: una quindicina di vip o presunti tali scaraventati nella mistica e selvaggia India (Goa?!?) alle prese con prove di coraggio e resistenza. Il tutto condito da urla e litigate; qualche scenata di gelosia del fidanzato/a di turno lasciato/a a casa e per un paio di mesi il prime time del giovedì sera dell'ammiraglia Mediaset sarà a posto. La conduttrice dovrebbe essere Paola Perego, altra garanzia in fatto di reality.
Ah...dimenticavo l'inviato in loco: è stato scelto il redivivo Paolo Brosio. Dopo un matrimonio andato a male e la conseguente perdita della trebisonda, l'ex giornalista ha confessato di aver affogato i dispiaceri per la separazione in alcool, droga e mignotte...chissà che l'India non faccia proprio al caso suo per dare una calmata ai bollenti spiriti.
Non voglio comunque assolutamente essere snob o criticare: i commenti intellettualoidi sulla televisione come cattiva maestra li lascio agli addetti ai lavori. Anche perchè quando ho tempo libero sono il primo che si piazza lì davanti e fa il tifo per Pasquale Laricchia.
Mi aveva soltanto incuriosito la scelta della location, Goa: sarebbe un pò come se uno viene in Italia per carpirne l'essenza più vera e poi và a finire all'Acquafan di Riccione. Se proprio dovevano farla bene potevano andarsene alle pendici dell'Himalaya, in qualche valle sperduta del Nord Est o perchè no, nel Tamil Nadu.
Evidentemente la troupe al seguito dei concorrenti avrà trovato più interessante una notte al casinò dell'Park Hyatt Goa Resort and Spa piuttosto che mangiare byriani alla luce di una candela nel campo base di Annapurna.
Come biasimarli...
c.
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