Ho conosciuto Davide in palestra. Stava sdraiato davanti alla macchina che uso per allenare i pettorali. Gli chiedo, cortesemente in inglese, se riusciva a farmi un pò di spazio. Risposta in italiano, qualche sospetto per la verità l'avevo avuto anche io. I rispettivi tratti somatici avevano tradito le nostre origini.
Scambio di battute e scopro che Davide viene da Petritoli (?!?), 10 km da Grottazzolina. Due marchigiani per di più ascolani, praticamente della stessa zona, mai visti nè sentiti prima si vanno ad incontrare in una palestra di Puducherry. Non capitano spesso stè cose, ma quando acccadono è sempre un piacere.
Davide stà a Pudu da circa un anno e mezzo, lavora per una ONG e si occupa di microcredito. Prima aveva trascorso tre anni in Sri Lanka sempre per dei progretti umanitari, lì legati alla ricostruzione post-tsunami. Dopo i primi convenevoli siamo finiti a parlare di argomenti un pò più seri: ciavuscolo, pecorino e vino rosso.
Davide è una persona in gamba, la cosa che più mi ha colpito è stato il suo percorso di studi: un anno di ingegneria e poi via verso la laurea in filosofia.
E' rientrato da poco in India dopo un periodo italiano di meritato riposo e 8 kg dei 20 consentiti per il suo bagaglio erano occupati da "porco". Ciavuscolo, lonza, salamini, salsiccie ma anche grana, scamorze e pecorini. Quaggiù queste cose sono piuttosto rare ed è scattato un invito per cena con la promessa che avrei pensato al vino.
Sabato 21 febbraio, dopo essere stati ad un concerto di musica fusion elettronica indiana, alla Alliance Francaise ci spostiamo nel suo appartamento per la cena. La compagnia è piacevole oltre al sottoscritto e a Davide ci sono: Debora una ragazza friulana sua collega, Maddalena e Paolo una coppia di toscani con il loro bambino Pietro (ed un'altra in arrivo nella pancia di lei), Diego e Nuria, fidanzati, lui lombardo lei spagnola di Oviedo. Tutti lavorano per delle organizzazioni non governative.
L'atmosfera è rilassata e la serata scorre via piacevolmente fra chiacchere e risate.
Il protagonista indiscusso è però il "porco" di Davide e il ciavuscolo in India mi è sembrato persino più buono di quello che mangio dalle mie parti.
Siamo rimasti fino alle due di mattina. Uscendo per tornare a casa ho trovato una Puducherry quasi irriconoscible. Deserta, senza tutto il caos di macchine, moto, tuk tuk, mucche e uomini che la caratterizza durante la giornata.
Una delle poche passegiate rilassanti fatte quaggiù, se escludiamo il promenade.
C.
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