venerdì 27 febbraio 2009

Diletta


Diletta è una donna di mezz'età dalla voce molto rilassante. Da 14 anni gira per l'India, da 4 si è stabilita a Puducherry. Lavora per un'azienda che collabora con la nostra.
La sua storia potrebbe sembrare sentita e risentita: stressata dai ritmi occidentali e dalle troppe responsabilità del suo precedente impiego, decide di mollare tutto e dedicare più tempo a se stessa. Parte prima per le Hawaii, poi si trasferisce in Africa e in finale arriva in India. Gira molto per il sub-continente: Orissa, Andhra Pradesh, Kerala, Karnataka....e si stabilisce a Puducherry.
Ha da poco cambiato casa: si è trasferita dal centro ad una sistemazione più adatta per i suoi tre cani. Vive immersa nel verde ad un centinaio di metri dal mare. I comfort sono pochi, niente aria condizionata, niente tv, niente acqua calda e il suo appartamento è piuttosto piccolo.
La sua nuova casa assomiglia ad una specie di comune, diverse abitazioni (anche qualche capanna) sparse all'interno di un grande parco. Oltre a lei ci sono una coppia, lei belga lui vietnamita e diversi personaggi che vanno e vengono. Mangiano insieme nel giardino e sembrano convivere tutti piuttosto in armonia. Diletta ha fatto questa scelta per i suoi cani, si trovano molto bene all'aria aperta liberi di giocare e scorrazzare dove meglio credono.
Di fronte al suo giardino c'è un villaggio benessere, Quiet: fà parte di Auroville ed è un posto particolare. Silenzio e tranquillità, qualche amaca dove rilassarsi, delle piccole casa con tetti di paglia ed un centro per trattamenti ayurvedici. Il tutto ad una cinquantina di metri dall'oceano indiano.
Per arrivare in ufficio, Diletta, usa una piccola macchina rossa ed è sempre molto disponibile e gentile: ha aiutato il mio precedente collega a trovar casa e me ad aprire un conto corrente.
E' vegetariana e và pazza per il paneer, un formaggio locale dalla consistenza spugnosa e dal sapore delicato.
C.


Paolo



Paolo è un personaggio piuttosto bizzaro dall'età indefinita. Credo, comunque, compresa fra i sessanta e i settanta anni. Sposato con una donna malesiana di nome Clodelia, è arrivato in India circa 4 anni fà o almeno così mi sembra. Incuriosito dalla prospettiva di aprire una fabbrica con notevoli vantaggi fiscali ha preso le sue cose e dalla Malesia si è trasferito a Puducherry. Dopo dieci anni di Malesia erano iniziati i guai, non riusciva più a rinnovare il visto come avrebbe voluto. Otteneva solo dei micropermessi da una settimana o quindici giorni e quella vita fatta di continui entra ed esci dal paese malesiano, era diventata pesante. Ha deciso di cambiare aria.
Arrivato in India ha visto, subito, sfumare il progetto della fabbrica ed ha pensato di sfruttare la conoscenza della moglie in mineralogia. Ha aperto un piccolo negozietto vicino ad Auroville dove vendeva pietre dai più svariati effetti benefici (e francobolli). Dopo aver raccimolato un pò di denaro, decide di rilevare una pizzeria, trasformarla in ristorante italiano ed iniziare il suo nuovo business coinvolgendo la moglie ed un bramino di Calcutta.
Tutti i giorni, io e il mio collega, andiamo da Paolo per pranzo. Escluso il mercoledì è chiuso per turno. Il suo ristorante si trova a circa 30 minuti di macchina dalla nostra ditta, ci accoglie in maniera molto gentile ed i suoi spaghetti con il pesce sono ottimi.
Chiaccherando scopro che Paolo prima dell'India e della Malesia, dove aveva una import-export di legnami pregiati, era in Australia. Viveva nel centro nord del continente australe ed il suo vicino più prossimo era a 150 miglia. Aveva messo sù un business di case mobili. Finito male.
Prima ancora era stato in Africa, ma a far cosa lì non l'ho capito.
Paolo nasce impresario edile: suo padre era un impresario edile e gli insegnò il mestiere.
Dopo aver costruito un ristorante per un suo cliente in Italia lo rileva. Quest'ultimo nel frattempo era fallito e non aveva più soldi per pagare il lavoro.
Inizia così la sua attività di ristoratore. Parte quasi per gioco, ma poi una sera nel suo ristorante arriva un tipo buffo, chiaramente camuffato. Ordina dei piatti molto elaborati fuori menù a base di radicchio. Paolo non si fà trovare impreparato e serve alla perfezione lo strano personaggio. A fine cena si scopre che il tizio è un famoso redattore di una guida gastronomica. Il suo ristorante passa dai 50 coperti iniziali a più del quadruplo. Un successone. Da lì ne apre una serie, li lancia e poi li rivende guadagnado soldi.
Tutta la storia ha molte lacune e punti poco chiari, ma và bene così.
Paolo è molto simpatico, parla con un filo di voce ed effetivamente con i mezzi che si ritrova, quaggiù in India, riesce anche a cucinare bene.

C.