domenica 6 dicembre 2009
Maledetta Primavera
domenica 22 novembre 2009
Indovina chi "non" (viene a) cena?
mercoledì 18 novembre 2009
lunedì 16 novembre 2009
Saturday night fever
sabato 14 novembre 2009
Il Cielo d'Islanda
mercoledì 11 novembre 2009
LV
martedì 10 novembre 2009
Buon Compleanno
domenica 8 novembre 2009
Piove, governo ladro...
giovedì 5 novembre 2009
"La Pasta"
domenica 1 novembre 2009
Tamil Queen
giovedì 29 ottobre 2009
Nano
lunedì 26 ottobre 2009
A&A
Arianna si è stabilita da subito a Pudu dove è la responsabile italiana per un Centro di accoglienza che tenta di garantire un futuro dignitoso a ragazzini ed adolescenti che altrimenti non l'avrebbero. Conta circa una cinquantina di ospiti ed il numero è in aumento. Forniscono una istruzione di base e cercano di insegnare ai ragazzi dei mestieri che potranno permettergli, un domani, un inserimento nel mondo del lavoro.
Sabato sera abbiamo mangiato insieme dal Doc. Dopo cena Arianna ha fatto dei mojito fantastici...potrebbe insegnare tecnica e ricetta a qualcuno dei suoi ragazzi: un posto come barman sarebbe garantito...
c.
martedì 20 ottobre 2009
Davide 2.0
Davide sembra essere un nome comune fra i cooperanti.
Verso la metà di Agosto a sostituire Paolo Palmerini, ex-project manager per l'ong Ciai, è arrivato per l'appunto Davide: medico di Magenta, Lombardia. Divide il nome con il mio corregionale Amurri ed inizialmente stà cosa ha creato un pò di confusione. Chiamavi uno e si girava l'altro e viceversa. Ora questo problema non si pone più, Davide, il marchigiano, in India non metterà più piede; almeno nell'immediato. Come scrivevo in uno dei miei ultimi post il suo contratto indiano è terminato.
La "Casa di Davide", punto di riferimento nella movida puducherriana (..eheheh...), comunque continuerà ad essere tale: il lombardo ha rilevato l'affitto del marchigiano.
Il Dottore di Magenta inizialmente era piuttosto schivo e silenzioso. Rientreva tutto nei canoni di un normale ambientamento, con il passare del tempo si è sciolto. Rimane comunque una persona tranquilla e di poche parole nonchè ottimo sassofonista: almeno così dice. Abbiamo provato a farlo esibire ma non c'è stato verso: bisognerà attendere un altro pò per gustare la sua musica balcanica (e non solo, spero...).
Chiaccherando un pò con lui ho scoperto che prima di sbarcare a Pondy è stato un anno in Congo. Laggiù lavorava come medico in uno sperduto villaggio nel cuore dell'Africa Nera. Mi ha raccontato diversi aneddotti, divertenti per chi li ascolta, su camere da letto con serpente incorporato, su cene al buio dove era meglio non chiedere cosa ci fosse nel piatto (non era l'ultima tendenza africana, l'elettricità era una chimera) e su cellullari che prendevano una volta a settimana solo all'ombra di un determinato banano. Non proprio quello che si intende per comfort occidentali.
Dovrebbe rimanere in India almeno un anno. Facendogli un grande in bocca al lupo per la sua nuova avventura concludo con la speranza che ci allieti presto della sua musica.
c.
venerdì 11 settembre 2009
La svastica e la bandiera italiana
All'inizio ero perplesso: ritrovare in continuazione delle svastiche su camion, portoni, templi, elefanti e perfino manifesti pubblicitari mi lasciava alquanto stupito. Ovviamente avevo capito che il significato attribuito al simbolo non poteva essere lo stesso per cui è tristemente noto dalle nostre parti ma non riuscivo a conglierne il senso. Ho iniziato a chiedere in giro ed ho scoperto che la svastica simbologicamente appartiene alla tradizione Indu e solo successivamente è stata ripresa, in Europa, dai seguaci del nazional-socialismo per indicarne la appartenenza . Per l'induismo il simbolo è bene augurante e rappresenta in maniera stilizzata il Sole. Il nesso con il movimento politico del Fuhrer mi sfugge fatto stà però che venne adottato in Germania e poi la storia ha fatto il suo corso.
Altra usanza piuttosto bizzarra, almeno agli occhi occidentali, è quella di appendere sui ponteggi delle case in costruzione dei fantocci con la testa di demone simili a degli spaventapasseri. Credo si voglia proteggere il lavoratore da cattivi presagi. Ne hanno senza dubbio bisogno considerando che le regole per la sicurezza nei cantieri edili non sono proprio la prima priorità degli impresari. La maggiorparte dei manovali e dei carpentieri gira scalza e lavora in bilico su dei ponteggi di bambù che stanno in piedi per scommessa.
La testa di demone comunque ritorna, infatti ogni casa ne ha una a vegliare su di essa. Generalmente sono fatte di terraccotta: per intenderci sono dei vasi rovesciati a cui aggiungono due corna e dipingono una faccia sopra. Ne ho presa una anche io per il mio appartamento alla modica cifra di 200 rps (due euro e poco più...cosa non si fà per un pò di sicurezza). Veramente è molto brutta ed anche un pò inquietante, se non servisse da buon auspicio direi perfino che porta sfiga ma la padrona di casa mi ha rassicurato sul buon esito dell'acquisto.E' la stessa persona però che tiene una pietra penzolante appesa sopra al suo portone, per canalizzare l'energia che gira libera a Pondy.
Comunque mio padre, impresario edile, quando finiva di gettare un tetto sopra alla casa issava una bandiera italiana...Paese che vai tradizioni che trovi...
martedì 8 settembre 2009
La Tribù
lunedì 7 settembre 2009
venerdì 4 settembre 2009
Royal Enfield
giovedì 3 settembre 2009
Il Derby della Madonnina
martedì 1 settembre 2009
Force India
Domenica scorsa Giancarlo Fisichella a bordo della sua Force India si è classificato secondo nel Gran Premio del Belgio, guadagnando il primo podio e i primi punti mondiali per il team indiano. Già nelle qualifiche del sabato era riuscito ad ottenere la pole position fra lo stupore generale. Anche lo stesso pilota romano, intervistato dopo l'impresa, aveva confessato di non spiegarsi bene le ragioni della sua prestazione. Nè lui nè i suoi ingegneri avevano apportato particolari modifiche alla monoposto.
Fatto stà che è arrivato questo fantastico risultato dopo quasi due stagioni. La Force India è alla sua seconda partecipazione nel campionato mondiale di Formula 1. La sua presenza doveva fare da traino per l'imminente entrata, 2011, del circuito indiano di Noida nel calendario del Circus. Il primo anno però era stato delundente, le due vetture della scuderia avevano totalizzato zero punti e il secondo stava prendendo la brutta china del primo anche se qualche migliorameno c'era stato.
Considerando che in questa stagione sia la Ferrari che la McLaren stanno deludendo ed è il campionato delle sorprese, Brawn Gp e Red Bull in primis, ci si aspettava qualcosa in più dagli indiani. Invece fino al Belgio calma piatta. Lo zero nella casella dei punti mondiali non sarebbe stato un buon biglietto da visita per l'ingresso del subcontinente nel giro dei paesi ospitanti. La pressione sugli uomini arancio-bianco-verdi stava quindi crescendo, anche perchè quaggiù il Mondiale, nonostante tutti gli sforzi, non sembra poi interessare più di tanto.
Ed ecco che arriva il primo, insperato podio e con lui i primi titoloni sui principali quotidiani e i servizi di apertura nei telegiornali nazionali.
Il patron della scuderia è il magnate locale Vijay Mallya proprietario dell'onnipresente Kingfisher, la birra indiana più famosa nel mondo, patrimonio stimato di circa un paio di miliardi di dollari. Come tutti i super-ricchi che si rispettino anche Vijay ha il suo mega-yatch di ordinanza e diversifica i suoi affari. Nel 2005, ricalcando le orme del più popolare Richard Branson patron Virgin, ha fondato una compagnia aerea con il medesimo nome della birra: Kingfisher Airlines. Possiede anche una televisione satellitare, la NDTV e chissà cos'altro.
Vijay si stà occupando anche dello sviluppo e della costruzione del circuito di F1 a Noida, sobborgo di Delhi nonostante sia in un altro Stato rispetto alla capitale (?!?).
Comunque non mancano le polemiche ad accompagnare la possibile entrata del circuito Indiano nel calendario della F1. Svariate personalità politiche molto influenti nel sub-continente ritengono il tutto solamente un arricchimento, ulteriore, dei soliti noti e non un veicolo per lo sviluppo dello sport in India: l'idea che si era fatta passare inizialmente per lo stanziamento dei fondi pubblici necessari alla costruzione dell'opera.
Concludo gridando: Forza Badoerrrrrrrrrrrrrrr...
lunedì 31 agosto 2009
In bocca al lupo signor d.
Oggi, lunedì 31 agosto, è l'ultimo giorno di lavoro di Davide a Pondy. Dopo quasi due anni, il contratto con l'ONG per cui ha collaborato è scaduto. Domenica prossima partirà, per un breve viaggio di piacere, alla volta del nord del Paese. Poi il 19 di settembre rientrerà definitivamente in Italia, o meglio rientrerà in Italia fino al suo prossimo incarico. In ogni caso l'India per lui è un capitolo, oramai, chiuso.
venerdì 28 agosto 2009
IPL
Non si può tenere un blog che si rispetti sull'India senza, prima o poi, finire per parlare del loro passatempo nazionale preferito: il cricket. Lo sport fù importato, nella sua forma tradizionale, dagli Inglesi e come spesso succede in questi casi gli allievi, ben presto, superano i maestri. Nel subcontiente il cricket ha la stessa popolarità e visibilità che da noi in Europa ha il calcio. Girando per le strade si incontrano gruppetti di ragazzini chiassosi intenti a colpir palline con la caratteristica mazza e bar e ristoranti sono strapieni quando in tv trasmettono qualsivoglia partita.
Parlavo di forma tradizionale del gioco perchè da un pò di anni, 2003 circa, è stata inserita una nuova variante. Per rendere lo sport più fruibile, televisivamente parlando, la federezione internazionale ha deciso di creare la modalità twenty-20. Le partite di cricket potevano, infatti, durare anche diversi giorni così si è deciso di introdurre una versione più breve dove gli incontri non oltrepassano le tre ore. Come una partita di baseball per intenderci, di cui il cricket è il fratello maggiore. Lo sport americano infatti non è altro che una semplificazione dell'inglese e quest'ultimo nè ricalca più o meno le regole con alcune sostanziali differenze. Innanzitutto il gomito di chi lancia non può piegarsi, il battitore non viene eliminato dopo tre strikes ma se viene colpito il wicket (tre bastoncini di legno) alle sue spalle e i punti vengono conteggiati diversamente. Ho molto snellito il tutto ma vi assicuro che è meglio così.
Nel 2007 si sono tenuti i primi campionati del mondo con la nuova formula (ICC twenty-20) e l'India, nonostante partisse svaforita, ha portato a casa la Coppa. In tutto il Paese, così mi hanno detto, si sono registrate le stesse scene di giubilo e delirio che da noi dopo la magica notte di Berlino. Sull'onda dell'entusiasmo per la vittoria nel campionato mondiale, la federazione indiana ha deciso di creare una nuova lega professionistica: la IPL, Indian Premier League.
Scimmiotando un pò la Premier League inglese, un pò la NBA americana si sono messe insieme otto franchigie, corrispondenti alle principali città indiane. Dai nomi altisonanti, abbiamo, per fare qualche esempio: i New Delhi Daredevils, i Chennai Super Kings e i Kolkatta Knight Riders. Quest'ultimi peraltro di proprietà di una delle star più luminose di Bollywood: Shah Rukh Khan.
Nonostante l'immensa popolarità, la neonata lega non ha lo stesso giro di denaro delle nostre calcistiche europee però è una delle più ricche per quanto riguarda il cricket. I giornali locali sono pieni di notizie su trasferimenti di giocatori inglesi, australiani o neozelandesi. Attirati dalla montagna di rupie decidono di venire a giocare nell'IPL. Parliamo comunque al massimo di un paio di milioni di dollari americani, siamo ancora lontani anni luce dai vari Cristiano Ronaldo e Kakà.
Il subcontinente è uno dei pochi posti del globo dove il calcio non ha mai attecchito, per la verità un campionato ce l'hanno anche, sono perfino riuscito a vedere qualche partita in TV, ma il livello è infimo e lo spettacolo pietoso.
Per la cronaca l'ultima IPL è stata vinta dai Deccan Chargers. Evvai...
c.
Kollywood
giovedì 27 agosto 2009
Escalè a Pondichery
c.
lunedì 24 agosto 2009
Uptown Fitness Studio
La prova del cuoco
La cucina locale, almeno per quello che ho potuto assaggiare, non è molto varia. Sicuramente includerei fra le specialità il Biryani e il Masala. Il primo, considerato una vera prelibatezza, è una sorta di insalata di riso calda: le varianti più classiche sono il Veg Byriani, quindi con l'aggiunta di verdure e il Chicken Byriani con il pollo. Il secondo, più che un vero e proprio piatto, è una mistura di spezie fra cui: pepe nero, cumino, coriandolo, cannella etc etc. Il Masala è aggiunto ad ogni piatto, anche al byriani, e conferisce un sapore piuttosto forte e caratteristico tanto da coprire tutti gli altri. Dopo un pò, che si mangi verdura, pollo o pesce, sembra di cenare sempre con la stessa cosa. Il famoso curry, non è altro che il corrispettivo europeo del masala ma con lo stesso termine quaggiù indicano anche le zuppe.
Gli indiani accompagnano le loro pietanze con i Naan, del pane tradizionale. Simile alla nostra piadina ha la doppia funzione di pane e di posata, non usando nè forchette nè coltelli il naan serve come cucchiaio. Bisogna, comunque avere una certa dimestichezza, un pò come con i bastoncini giapponesi. Altre particolarità culinarie sono i modi di cottura: il tandoori per esempio. Il cibo infilzato in spiedini và inserito in dei forni particolari, se non esagerano con le spezie il risultato non è male.
Nonostante la vicinanza con l'oceano il pesce non è proprio diffusissimo e quando si ordina al ristorante bisogna sempre ricordare al cameriere, più volte, di non usare salse e spezie. Non capiscono, guardano strano ma a malincuore si adeguano...fanno fatica ad accettare che qualcuno possa mangiare del pesce fresco grigliato solo con un filo d'olio. De gustibus...
La scorsa settima al Nilgiris, il nostro supermercato di fiducia, ho trovato del riso Arborio Scotti. Al modico prezzo di 300 rps, 5 euro, nè ho preso una confezione. Stasera insieme ai due Davide, andremo via di risottino ai funghi...
No Masala, please.
mercoledì 19 agosto 2009
Ferragosto in India
lunedì 17 agosto 2009
Francis
mercoledì 22 aprile 2009
Yapa
Parcheggia il motorino, sale in casa e aspetta pazientemente che finiamo di fare colazione, nel frattempo si ipnotizza con un pò di wrestling americano in tv.
lunedì 13 aprile 2009
Pasqua a Mamallapuram
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...e dove vuoi, aggiungo io. Quest'anno, per motivi di lavoro, l'ho trascorsa in India.
Visto che Pasquetta quaggiù è un giorno lavorativo come un'altro abbiamo deciso di anticipare la classica gita fuori porta alla domenica. Siamo partiti, con Riccardo e il mio autista Yapa, di buon ora direzione Mamallapuram: un centro turistico fra Chennai e Pondy distante circa una novantina di km. Nonostante la relativa vicinanza abbiamo impiegato più di due ore: le strade sono quelle che sono e la nostra tata sopra gli 80km/h inizia a far fatica.
Riccardo è una new entry: giovane di belle speranze, laureando alla Bocconi di Milano, sbarcato nel subcontinente per uno stage di tre mesi alla Hi-design: azienda di pelletteria piuttosto prestigiosa da queste parti.
A Mama ci attendevano Davide e Debora, week end lungo e già da due giorni spalmati sui lettini del Grt Temple Bay Beach Resort. Ospiti loro, abbiamo trascorso la mattinata nell'albergo: bagno in piscina un pò di relax e pranzo a buffet (indiano). Le olive ascolane, i cappelletti in brodo e l'agnello che i miei si stavano gustando in Italia erano tutta un'altra cosa, ma non facciamo i soliti italioti che si lamentano di tutto...uhm, anzi facciamolo: viva l'Italia e il suo meraviglioso cibo.
Mattinata dedicata all'abbronzatura, pomeriggio dedicato alla cultura. Avevo sentito parlare bene di questa località ed anche la mia lonely planet sembrava non aver dubbi. In effetti è stata una piacevole sorpresa. Tre le attrazioni principali: un tempio a due passi dal mare, una serie di rhatas (carri) in pietra costruiti da cinque Re fratelli e delle cave da dove sono stati ricavati altri tempi, pieni di sculture rupestri. C'è anche una roccia perfettamente rotonda che si tiene in bilico non si sà bene perchè. Mamallapuram è anche famosa per i suoi artigiani che scolpiscono la roccia: in giro infatti è pieno di botteghe che vendono riproduzioni in pietra di Ganesh o Shiva o qualche altro dio.
Tutto sommato una giornata piacevole, nonostante il caldo e l'umidità rendessero difficile la visita.
Domani (14 aprile) è il Capodanno Tamil...Pasqua e Capodanno insieme, un affarone...
C.